Piccole Donne by Louisa May Alcott

Piccole Donne by Louisa May Alcott

autore:Louisa May Alcott [Alcott, Louisa May]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: bambini
ISBN: 9788874171002
Google: _UD5BEZzWVQC
editore: REA Multimedia
pubblicato: 2011-06-19T22:00:00+00:00


Jo osservò attentamente gli occhietti socchiusi, palpò il cuore e sentendolo freddo e muto, scosse mestamente la testa ed offrì a Beth la sua scatola di domino come bara.

— Mettilo nel forno, forse si riscalderà e risusciterà — disse Amy per consolazione.

— No, è morto di fame e non voglio che sia anche cotto, ora che è morto! Gli voglio fare una bara e voglio sotterrarlo per benino e non voglio mai più un uccello, mai più, povero Pip, perché non lo merito, sono troppo crudele e cattiva! — mormorò Beth, seduta in terra tenendo stretta fra le mani la sua povera vittima.

— Faremo i funerali questo dopopranzo, e tutti lo accompagneremo.

Non piangere, Beth, è veramente un peccato, ma questa, settimana ogni cosa è andata male ed il povero Pip ne ha avuto la peggio. Fagli il velo mortuario e mettilo nella mia scatola e dopo pranzo gli faremo un bel funerale — disse Jo, cominciando a temere di aver accettata un’impresa quasi quasi al disopra delle sue forze.

Lasciando alle altre la cura di consolare Beth, si avviò verso la cucina, che trovò in uno stato deplorevole. Con un gran grembiule incominciò il suo lavoro ed aveva già preparato tutti i piatti da lavare quando, con sua gran sorpresa, s’accorse che il fuoco era spento.

— Una bella prospettiva — brontolò Jo, aprendo con un gran picchio il fornello e rimestando con forza la cenere. Quando finalmente l’ebbe riacceso pensò di andare a far la spesa, mentre l’acqua si scaldava. La camminata le rinfrancò lo spirito e, colla certezza di aver fatto dei buonissimi affari, se ne tornò a casa con una aragosta molto giovane, un mazzo di asparagi duri come legno e due scatole di fragole acide. Arrivata a casa, trovò che il forno si era scaldato quasi troppo e che tutto era pronto.

Anna aveva lasciato della pasta a lievitare, Meg l’aveva lavorata, l’aveva messa sul davanti del camino per farla ancora lievitare e l’aveva dimenticata. Essa se ne stava tranquillamente nel salottino a ricever la visita di Sallie Gardiner, quando la porta si aprì con fracasso ed una figura scapigliata, polverosa, infuocata, rossa, fece la sua comparsa ed una voce domandò: — Oh Meg, il pane non è abbastanza lievitato, quando...? —

Sallie cominciò a ridere; ma Meg accennò di sì col capo e rialzò le sopracciglia quanto potè, il che fece sparire immediatamente l’apparizione e Jo se ne tornò in cucina a mettere subito il suo povero pane acido nel forno. La signora March intanto era uscita, dopo aver dato un’occhiatina qua e là per vedere come andavano le cose ed aver consolato con qualche parola Beth che ora cuciva un telo per involgere il suo povero morticino, giacente nella scatola del domino.

Le ragazze provarono come un senso di solitudine quando il cappellino grigio sparve dietro alla cantonata, ma quale non fu la loro disperazione quando, pochi minuti dopo, la signorina Crocker fece il suo ingresso nella casa, dicendo che voleva restare a pranzo. Questa signora era una vecchia zitellona, piccola, gialla, con un naso adunco e due occhietti impertinenti, che vedevano tutto.



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